Momentum App: una nuova era per la gestione delle emergenze

La Fondazione Ticino Cuore, insieme ai suoi partner, ha pubblicato su Medical Journal Resuscitation un rapporto che mette a confronto il tempo medio per raggiungere il luogo dell’emergenza da parte del First Responder tramite SMS (Short Message Service) o utilizzando un sistema di allerta basato su un’applicazione mobile, la App di Momentum.

Il caso di studio

Il Registro ticinese degli arresti cardiaci raccoglie tutti i dati sugli arresti cardiaci extra-ospedalieri (OHCA) che si verificano nel Canton Ticino. Durante il periodo in cui è stata condotta l’analisi, in Ticino si sono verificati 593 arresti cardiaci extra-ospedalieri. Quindi, in 198 casi la notifica alla rete dei First Responder è stata inviata tramite SMS; mentre in 134 casi la notifica ai First Responder è stata inviata tramite notifica push tramite APP mobile. Un altro dato importante che è stato riportato durante l’indagine è il tempo medio che il First Responder/Lay Responder necessita per arrivare sulla scena. Utilizzando l’App Momentum, il tempo medio per raggiungere il luogo è stato significativamente ridotto a 3,5 minuti, mentre se confrontato con il sistema basato su SMS, avevano bisogno di 5,6 minuti per raggiungerlo.

Momentum migliora l'EMS

In Ticino, grazie alla Fondazione Ticino Cuore, su una popolazione di oltre 353’000 persone, l’1% è iscritto alla rete First Responder della Fondazione Ticino Cuore. Un numero di persone che contribuisce attivamente ad aumentare notevolmente la percentuale di First Responder che arrivano per primi sulla scena (70% vs 15%) e che aiuta il Canton Ticino ad avere un tasso di sopravvivenza più alto.

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L'app di Momentum per salvare vite umane in Ticino.

Sul giornale di mercoledì 24 luglio 2019, il Corriere del Ticino ha pubblicato un articolo che mette in evidenza l’App Momentum per salvare vite e per la gestione delle emergenze per le vittime colpite da arresto cardiaco extraospedaliero in Ticino.

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO

Nel maggio 2014, DOS Group SA e la Fondazione Ticino Cuore hanno deciso di creare Momentum, la prima app in Svizzera pensata per migliorare la gestione degli allarmi da arresto cardiaco extraospedaliero. L’obiettivo dello sviluppo di questa APP è quello di ridurre il tempo di attesa della vittima e salvare più vite. Per fare questo, la Fondazione ha deciso di creare una rete di primi soccorritori, pronti ad aiutare le vittime di arresto cardiaco fuori dall’ospedale. La rete è composta da persone che, su base volontaria, decidono di mettere a disposizione la loro esperienza, le loro competenze e, soprattutto, il loro tempo libero per aiutare le vittime di arresto cardiaco. Ad oggi, la Fondazione conta quasi 4.000 volontari su un totale di 365.000 abitanti in tutta la regione, più dell’1% della popolazione.

Come fa l'applicazione Momentum a salvare vite in Ticino?

Con l’introduzione di Momentum, l’allarme di arresto cardiaco viene consegnato direttamente agli smartphone dei soccorritori, tramite notifica push e tenendo conto della posizione dei soccorritori. A questo punto, i First Responders saranno liberi di decidere se accettare o rifiutare la richiesta di intervento. Nel caso in cui il soccorritore accetti l’intervento, viene identificato e geolocalizzato per conoscere le reali possibilità di successo dell’intervento e di arrivo sul luogo dell’emergenza prima dell’arrivo dell’ambulanza. Se rifiuta, non viene identificato e geolocalizzato, e non viene notificata alcuna informazione sull’intervento.

Vantaggi dell'utilizzo di Momentum in Ticino

Ad oggi in Ticino sono stati registrati 365 casi di arresto cardiaco extraospedaliero, una media di 1 al giorno.
Nella tabella sopra abbiamo riportato alcuni vantaggi derivanti dall’utilizzo di Momentum in Ticino.
Ripercorriamoli insieme:

  1. Il tempo medio per iniziare una RCP per i First Responders allertati con l’app Momentum è di 3,5 minuti; con il vecchio sistema SMS ci vogliono 5,6 minuti.
  2. I primi soccorritori allertati dall’app Momentum raggiungono la vittima in un tempo medio di 4,5 minuti. Mentre le ambulanze raggiungono la vittima in meno di 10 minuti.
  3. Nei 4 anni senza Momentum (2010-2013), il tasso di sopravvivenza dei pazienti dimessi vivi dall’ospedale è di circa il 37%. Con l’adozione di Momentum, nei quattro anni successivi (2014-2017), il tasso di sopravvivenza si attesta al 46% e dovrebbe raggiungere il 50% negli anni successivi.

Con i successi ottenuti in Ticino, abbiamo capito quanto sia importante aiutare una vittima in tempo. Per questo motivo stiamo lavorando ogni giorno con i nostri partner cantonali per offrire un servizio che garantisca gli stessi standard di successo raggiunti sul nostro territorio e che ci renda orgogliosi del lavoro che facciamo.
Perché siamo orgogliosi di poter contribuire con la nostra APP a salvare delle vite!

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I food riders possono aumentare le chance di sopravvivenza per le vittime di arresto cardiaco?

Da uno studio pubblicato sul Resuscitation Journal da un gruppo di medici dell’Ospedale San Raffaele di Milano è stata lanciata una provocazione (che vogliamo far nostra): possono i food-riders migliorare la catena di salvataggio per soccorrere le vittime di OHCA?

Ogni anno nella sola Svizzera si contano più di 8.000 vittime per arresto cardiaco. Una delle cause maggiori è il mancato arrivo dei soccorsi in tempo utile, dal momento che, in media, le ambulanze impiegano più di 10 minuti per raggiungere il luogo d’intervento. Un periodo troppo largo se a tempi di risposta più brevi sono associati una maggiore sopravvivenza e migliori risultati neurologi. A tal proposito è sufficiente pensare che ad ogni minuto che passa diminuiscono le probabilità di sopravvivenza del 10%.

Food-riders come First Responder

Su questa opportunità ne parlano T. Squizzato, G. Landoni e A. Forti del Dipartimento di Anestesia e Cura Intensiva dell’ospedale di Milano. In un articolo dal titolo “Food-riders may improve the chain of survival in out-of-hospital cardiac arrests by delivering CPR and AEDs”, i tre pongono, ancora una volta, l’attenzione sul ruolo potenziale degli smart-phone e delle applicazioni mobile come Momentum nell’invio di soccorritori laici per le emergenze cardiache e sulla possibilità di includere tra questi i food-riders. Secondo il gruppo, le app basate sulla geo-localizzazione attivata dal centro di pronto intervento dei servizi medici di emergenza (144), sulla localizzazione e l’invio sul luogo dell’OHCA dei First Responders laici formati al CPR hanno avuto un ruolo importante.  Specialmente la funzionalità della geo-localizzazione perché serve a calcolare la distanza che intercorre tra la posizione dell’evento e l’ultima posizione del soccorritore. In media, i First Responders Laici localizzati ad un massimo di 1 km dal luogo d’intervento, ricevono una notifica in cui si invita ad accettare per prendere parte alla missione, o rifiutare se impossibilitati a farlo. Il tutto con un unico obiettivo: avere una catena di soccorritori volontari pronta ad intervenire per salvare una vita.

Ma come i raiders, che ogni giorno accontentano i nostri desideri culinari, possono aiutare a migliorare i tassi di sopravvivenza?

La possibilità di addestrare a eseguire le procedure CPR dai cittadini che lavorano ogni giorno tra le strade della nostra città, potrebbe avere degli effetti positivi. Come anche sostenuto dal gruppo di studio, formare i food-riders a prestare primo soccorso e, quindi, inviargli notifiche su eventuali interventi registrati nei pressi dei luoghi in cui vengono geo-localizzati, potrebbe migliorare la catena di salvataggio. E perché no, potrebbe essere ancor più utile fornire gli stessi di piccoli defibrillatori portatili trasportabili nei loro zaini o nelle loro bici. Il tutto con un unico risultato: aumentare le probabilità di sopravvivenza delle vittime.

I vantaggi considerati sono: la conoscenza delle strade cittadine che variano da piccoli cunicoli ad aree pedonali, e la possibilità di muoversi più velocemente, specialmente negli orari di punta del traffico.

A questo punto è lecito domandarsi: perché non formare i riders a prestare primo soccorso in caso di arresto cardiaco?

Noi di Momentum da sempre aiutiamo le reti di First Responders in Svizzera ad avere uno strumento impeccabile.
Anche grazie al nostro sistema, i cantoni sono riusciti a migliorare il tasso di sopravvivenza per le vittime colpite da OHCA ad un livello mai toccato prima in Svizzera. Solo per citarne alcuni: nel Canton Ticino (un unicum nel suo genere) si registra un tasso di sopravvivenza pari al 56%; mentre nel Canton Basel con l’adozione di Momentum si è verificato un incremento dal 10 al 40 percento in un solo anno!
Dati che ci rendono orgogliosi del lavoro fin ora svolto e che ci spingono sempre più a raggiungere un obiettivo: rendere la Svizzera il paese con il tasso di sopravvivenza più alto in Europa!

Gli effetti silenziosi dell'utilizzo di una rete F.R. per i casi di arresto cardiaco

La Fondazione Ticino Cuore ha pubblicato sul Resuscitation Journal un rapporto sul tasso di sopravvivenza dei pazienti colpiti da arresto cardiaco dal 2005 al 2009, lanciando una provocazione rivolta a tutti: sarà possibile rianimare il 50% delle persone colpite da arresto cardiaco in Ticino?

Analisi

Utilizzando una tabella statistica, si è cercato di analizzare gli arresti cardiaci avvenuti in Ticino tra il 2005 e il 2009, considerando come variabili:

  • Il numero di arresti cardiaci per paziente 
  • Il numero di pazienti considerati per la rianimazione
  • Il numero di pazienti assistiti
  • Il numero di pazienti che hanno ricevuto un massaggio CPR
  • Il numero di pazienti con fibrillazione ventricolare / tachicardia ventricolare
  • Il numero di pazienti con ROSC (ritorno della circolazione spontanea)
  • Il numero di pazienti che hanno lasciato l’ospedale

Dopo aver raccolto i dati è stato necessario rappresentare l’andamento su base annuale, attraverso un grafico di regressione, dove sull’asse X sono riportati gli anni in cui è stata condotta l’indagine, mentre sull’asse Y la percentuale di pazienti che lasciano l’ospedale.

Risultati

Dall’analisi dei dati e dal grafico di regressione disegnato, si evince che sarebbe statisticamente possibile raggiungere la sfida lanciata dalla Fondazione, ovvero far uscire dall’ospedale il 50% dei pazienti dopo aver subito un arresto cardiaco fuori da un ospedale. Il Ticino, ad oggi, è un unicum per la Svizzera e un modello da seguire in tutta Europa. Infatti, grazie alla rete di First Responder e all’App Momentum, le squadre di soccorso, in media, riescono a raggiungere il luogo di intervento in 3,5 minuti. 

Il team di Momentum è orgoglioso di poter contribuire al raggiungimento di questo obiettivo grazie all’app che abbiamo sviluppato con il nostro partner e di poter contribuire ogni giorno a salvare sempre più vite.

Vuoi diventare anche tu un First Responder?

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Gli effetti positivi di Momentum nel Canton Basilea: un anno dopo

L’implementazione di un sistema di risposta alle emergenze cardiache, basato sull’allerta dei soccorritori volontari tramite l’app di Momentum nel Canton di Basilea, analizzando i risultati ottenuti, è stato un successo! 

A partire dal 18 Ottobre 2018 il Dipartimento della Salute, coadiuvato dal Dipartimento di Giustizia e Sicurezza del Canton di Basilea, ha dato il via livera alla creazione di una rete di soccorritori volontari formati ad intervenire in caso di notifica d’emergenza riguardante un arresto cardiaco. La formazione di tale network nasce dalla volontà di seguire i modelli vincenti implementati in altri Cantoni in Svizzera, come il Canton Ticino dove la Fondazione Ticino Cuore è riuscita a formare più di 4.000 persone per l’equivalente dell’1% della popolazione totale.

L’adozione del software di Momentum ha avuto un duplice obiettivo:

  • implementare una catena di salvataggio, composta da soccorritori laici, in grado di raggiungere una vittima di arresto cardiaco prima dell’arrivo degli specialisti; 
  • migliorare le possibilità di sopravvivenza delle vittime in tutta la regione.

In questo prima anno di adozione, il Cantone ha concentrato i suoi sforzi sulla formazione dei soccorritori. Ma quello che salta subito all’occhio è lo straordinario entusiasmo della comunità locale che ha deciso di sostenere il progetto iscrivendosi in massa ai corsi. Più di 1.000 sono stati i soccorritori volontari formati per intervenire in caso di arresto cardiaco. Questo forte interesse deriva dalle campagne di sensibilizzazione del cantone, ma soprattutto dalla crescita della responsabilità sociale della comunità locale.  Infatti, sono sempre di più le persone che scelgono di offrire il loro tempo con un unico obiettivo identificabile nell’aiutare qualcuno in difficoltà.

Per quanto riguarda i First Responders, sin dal primo giorno di attività, essi sono stati attivati per 57 casi di emergenza riguardanti gli arresti cardiaci o presunti tali. In 21 casi le vittime sono state raggiunte in tempo utile e sono state rianimate con successo. Questo ha significato un aumento a breve termine del tasso di sopravvivenza che, prima dell’implementazione di Momentum, si attestava al 10 %; mentre, con l’utilizzo di Momentum è stato registrato un incremento al 40% in un solo anno! 

Dati straordinari che hanno permesso al Canton Basilea di aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo:

RENDERE LA SVIZZERA UN POSTO SMART E A PROVA DI EMERGENZA CARDIACA!

Un modello predittivo salva più vite

Nell’ambito della collaborazione tra la Fondazione Ticino Cuore, il Cardiocentroticino e l’Università di Zurigo, è stata condotta un’analisi sull’eterogeneità dei casi di arresto cardiaco avvenuti fuori dall’ospedale (OHCA, Out of Hospital Cardiac Arrest) e che propone la creazione di un modello predittivo utile per prevenire e ridurre gli OHCA in Ticino.

Obiettivi principali

Gli obiettivi del rapporto sono:

  • determinare e analizzare se l’incidenza degli arresti cardiaci extra-ospedalieri è uniformemente distribuita sul territorio del Canton Ticino
  • valutare e stimare le aree di maggior rischio di arresti cardiaci avvenuti fuori dall’ospedale e se questo dipende dalle caratteristiche demografiche della popolazione residente;
  • creare un modello predittivo per prevedere gli arresti cardiaci extra-ospedalieri a livello comunale;

Per condurre questa analisi, il team di studio ha raccolto i dati su tutti gli arresti cardiaci avvenuti OHCA tra gennaio 2005 e dicembre 2017, e poi li ha registrati e geo-localizzati in modo prospettico. Successivamente, le caratteristiche demografiche (sesso e distribuzione dell’età) sono state raccolte a livello di singolo comune dall’Ufficio federale di statistica. Il conteggio e l’incidenza sono stati calcolati a livello di ogni comune, tenendo conto della distribuzione per sesso ed età. Infine, è stato generato un “gruppo di validazione” per cercare di stimare la percentuale di futuri arresti cardiaci nell’area ticinese. 

Cosa hanno fatto

Su un totale di 2129 arresti cardiaci avvenuti fuori da un ospedale, 117 sono quelli registrati nei comuni del Canton Ticino. Di questi, il 70% si è verificato a casa dove il 68% dei casi erano maschi e con un’età media di 71 anni. Il team ha anche evidenziato che c’è una concentrazione di eventi nella parte meridionale del Ticino, con una distribuzione degli eventi tra le valli ticinesi. Inoltre, il maggior numero di casi è stato riscontrato nelle aree urbane più popolate, anche se ci sono alcuni comuni meno popolati, ma con una maggiore presenza di persone di sesso maschile e con un’età media superiore agli 80 anni.

Cosa si potrebbe fare

Il test effettuato sul gruppo di validazione ha permesso di validare il modello predittivo, a tal punto che è stato possibile dimostrare come, tenendo conto della distribuzione territoriale di genere ed età, si possa prevedere fino al 90% della variabilità degli eventi.
Un approccio rivoluzionario che, insieme alle continue misure di prevenzione proposte dalla Fondazione Ticino Cuore e dalla rete dei First Responders che utilizzano Momentum, aiuterebbe il Ticino ad essere la prima regione in grado di prevenire gli arresti cardiaci fuori dall’ospedale.

Arresto Cardiaco: le donne hanno meno chance di sopravvivenza rispetto agli uomini.

Secondo uno studio condotto dall’università di Amsterdam, il quale conferma un report condotto l’anno precedente da un pool di ricercatori americani, le donne vittime di un arresto cardiaco al di fuori dell’ospedale ricevono meno tempestivamente i soccorsi rispetto agli uomini e hanno meno possibilità di sopravvivenza.

È possibile che le donne vittime di un arresto cardiaco extra-ospedaliero abbiano meno possibilità di essere soccorse dai passanti e, di conseguenza, meno probabilità di sopravvivenza rispetto agli uomini? Da quanto emerge da uno studio pubblicato sul European Heart Journal da un gruppo di ricercatori olandesi, sembrerebbe che, a parità di condizioni, l’uomo abbia maggiori probabilità di ricevere supporto dai passanti e maggiori possibilità di sopravvivenza.

Report

I ricercatori hanno condotto l’analisi utilizzando i dati relativi a più di 5.700 persone colpite da arresto cardiaco extra-ospedaliero in Olanda. Durante le fasi di studio si sono accorti che, nonostante tutti avessero ricevuto assistenza sanitaria dalle squadre di soccorso locali, solo il 68% delle donne ha ricevuto soccorso, rispetto al 73% degli uomini. Anche la sopravvivenza una volta giunti in ospedale è inferiore per le donne con un 37%, rispetto al 55% per l’uomo. Inoltre, sebbene entrambi i generi ricevano assistenza medica, in media le chance di sopravvivenza di una donna sono solo il 12,5 % rispetto a circa il 20% degli uomini.

Le probabili cause

Quali sono le ragioni che generano questa differenza?

  1. Le donne vittime di arresto cardiaco avevano maggiori probabilità di soffrire di condizioni associate a un ritmo defibrillabile inferiore, come il diabete 2 o l’ictus.
  2. Un secondo fattore non trascurabile è il ritardo con cui i passanti e le stesse vittime hanno riconosciuto i segnali di allarme di un arresto cardiaco. A tal proposito basti pensare che se per la donna i primi sintomi di infarto sono la stanchezza, nausea e dolori, per l’uomo è il dolore lancinante al petto.
  3. L’ultimo aspetto da non sottovalutare è l’alta percentuale di donne vedove e sole che non ricevono soccorso a causa della loro situazione. Inoltre, chi circonda la vittima potrebbe avere delle inibizioni sull’esecuzione di un massaggio cardiaco su una donna.

Nel prossimo articolo analizzeremo la differenza tra donne e uomini in Ticino e le possibilità di sopravvivenza, anche se l’utilizzo di Momentum ha reso una regione un modello da seguire, sia a livello nazionale che internazionale.